LAURA CARTA
Laboratorio d'Arte - Ceramiche Artistiche

Laura Carta è nata a Sassari il 6 marzo del 1977, ha conseguito il diploma di “Maturità d’Arte applicata, nella sezione ceramisti, all’Istituto Statale d’Arte di
Oristano nell’anno scolastico 1996/97.
A partire da questo momento, ha dato inizio a una produzione pittorica di genere figurativo e astratto, esponendo le proprie opere in numerose esposizioni
collettive e private. Nel 1999 ha conseguito il titolo di “Tecnico della progettazione e lavorazione della ceramica tradizionale, della porcellana e del gres"
all'Istituto Statale d’Arte di Oristano. Nel 2003 si è iscritta alla C.C.I.A di Oristano, intraprendendo l’attività di ceramista nel Comune di Abbasanta (OR). A partire
da questa data nascono dalle sue mani numerosi manufatti ceramici realizzati secondo due tecniche produttive: quella delle Ceramiche Graffite e quella delle
Ceramiche Raku.
Le Ceramiche Graffite si distinguono per le preziose decorazioni finemente realizzate mediante scalfittura a crudo su ingobbio, rivestimento terroso applicato al
manufatto precedentemente modellato quando raggiunge un essiccamento ottimale, la "durezza cuoio", per poter subire tale trattamento.
Le Ceramiche Raku, realizzate secondo un’ antica tecnica di produzione giapponese, risalente al XVI secolo, vengono invece decorate dopo aver subìto una prima
cottura, ma con smalti e particolari accorgimenti appositamente studiati e perfezionati con l'esperienza. Una volta decorate, subiscono una seconda cottura che le
vede protagoniste di una suggestiva transizione, assai emozionante, poiché vengono accuratamente estratte dal rudimentale forno, ancora incandescenti,
creando un’affascinante e calda atmosfera tutt'intorno. Nelle varie fasi della cottura, tra aria e fuoco, le ceramiche incontrano lucenti fiamme e torbidi fumi che
ne lambiscono le pareti, donando alle calde superfici ricchezza e originalità uniche. Un’esperienza da vivere per immergersi nell’artistico mondo della ceramica.
L’innata passione per tutto ciò che è creatività, le consente di spaziare in una produzione artistica di vario genere, a partire dalla ceramica, per arrivare alla
scultura e alla pittura su tela o qualsiasi altra superficie. L’attività che attualmente riveste maggiore importanza è quella della produzione ceramica, che è
essenzialmente caratterizzata da uno stretto legame con la propria Terra di origine, la Sardegna. L’intera produzione è basata su un dettagliato studio grafico,
orientato verso la creazione di manufatti unici e irripetibili, di genere artistico più che artigianale, di una ricercatezza unica per quanto riguarda il susseguirsi
della complicata ripetizione dei simboli adottati. Tutta la produzione delle Ceramiche Graffite ha dato origine a creazioni ispirate alle più antiche decorazioni
ceramiche isolane, quelle proprie delle ceramiche nuragiche e prenuragiche, risalenti sino al 3500 a.C., con particolare riferimento alla "Cultura Ozieri".
Dalle sue mani nascono forme che, moderne o antiche, impreziosite da decorazioni ispirate al mondo nuragico e prenuragico, devono considerarsi pezzi
assolutamente unici e irripetibili, sia per l’originalità delle decorazioni, sia per l’unicità di ogni singolo pezzo, modellato e decorato interamente a mano.
Nel suo laboratorio, Laura Carta si dedica a una svariata produzione di ceramiche, quali oggettistica decorativa, lampade da tavolo o da muro, abbinate
anche al ferro battuto artigianale, preziosissimi utensili per la casa come piatti, bicchieri, boccali e fruttiere, maioliche per placcaggi, tutto viene realizzato
rigorosamente a mano e in quantità limitate, a garanzia di un prodotto unico e quasi introvabile, un prodottodi nicchia destinato a pochi.
Numerose sono state le collezioni di ceramiche composte da un numero massimo di quattro o cinque differentipezzi. La produzione di Ceramiche Raku
ha invece dato vita a opere artistiche d’arredo, non solo come oggettistica, ma soprattutto a particolari complementi come lampade, specchiere, pannelli
divisori e dei veri e propri quadri. Questa tipologia produttiva è nata e continua ad essere realizzata anche in risposta all’ esigente richiesta delle
commesse private. Attualmente Laura Carta, si dedica anche alla scultura a tutto tondo, alto e basso rilievo su pietre di diversa natura e ne fa uso per
la creazione di opere artistiche realizzate tramite la pratica di svariate tecniche come la scalfittura, l'acidatura e i contrasti di superfici ruvide e levigate,
ceramizzate e non (nel caso dI basalti e trachiti).
LE ORIGINI DEL RAKU
Il Raku è un’antica tecnica di produzione di ceramica che ha avuto origine in Giappone nel XVI secolo. La tecnica Raku (l’ideogramma significa
“gioire il giorno”) nasce in sintonia con lo spirito zen che esalta l’armoni presente nelle piccole cose e la bellezza nella semplicità e naturalezza
delle forme. La ceramica Raku è iniziata con Chôjirô, nel XVI secolo, durante l’epoca Momoyama. In quel tempo nella città di Kyôto e nei suoi
dintorni si cominciava a produrre un tipo di ceramica che usava lo smalto tricolore (san-sai) proveniente dalla regione cinese di Fuchien;
Chôjirô era uno dei ceramisti che sapeva usare questo tipo di smalto. L’origine della ceramica e del nome Raku deriva dall’incontro tra Chôjirô e
il Maestro Sen Rikyû, fondatore del cha-no-yu, la cerimonia del tè. E’ per il Maestro che Chôjirô iniziò a fare tazze da usare nel cha-no-yu.
L’essenza del cha-no-yu è offrire una tazza di tè e berla. Alcuni maestri di questa cerimonia portarono il significato di questo semplice atto fino
al campo vastissimo che spazia dall’architettura, all’arte dicreare ungiardino, all’artigianato, alla pittura, alla calligrafia, ecc.., e cercarono di
approfondire, al di là del quotidiano, il valore della vita e il suo senso religioso e filosofico. All’inizio la tazza fatta da Chôjirô era chiamata tazza
" ima yaki " (cotta adesso). Nella sua contemporaneità era all’avanguardia, al di fuori dell’immagine tradizionale della tazza, in seguito prese il
nome di "Juraku yaki" ceramica Juraku), poi assunse il nome "Raku yaki" ( ceramica Raku ) o " Raku chawan " ( tazza Raku ) quando Toyotomi
Hideyoshi, governatore del tempo, consegnò il timbro con l’ideogramma Raku a Chôjirô. Un’errata interpretazione della ceramica Raku, deriva
dalla traduzione del suo ideogramma che significa gioia comoda, semplice, questo porta a pensare che la ceramica Raku sia facile da realizzare, ma
non è così. In seguito, primo esempio nella storia del Giappone, Raku diventò il cognome della famiglia di Chôjirô, e oggi rappresenta nella storia
della ceramica, la tradizione che si tramanda ininterrottamente nella stessa dinastia da oltre quattro secoli. L’origine della ceramica Raku, ovvero la
caratteristica tazza di Chôjirô, era basata sul senso estetico dato dalla monocromia nera e rossa, evitando il colore lucente caratteristico del san-sai (dei
tre colori). La ceramica Raku viene tramandata da 15 generazioni così come fu ai tempi di Chôjirô. Questo tipo di ceramica viene estratta dal forno non
appena lo smalto raggiunge il punto di fusione ed è ancora incandescente. Una volta estratta dal forno viene deposta in un ambiente riduttivo dove,
venendo a contattocol materiale combustibile in esso contenuto e provocandone l’immediata combustione, le sue superfici vengono lambite da iamme e
fumi che danno origine al tipico effetto decorativo con riflessi metallici e l’aspetto crepato della superficie (craquelé). Queste caratteristiche estetiche e la
singolarità del processo di cottura, dove l’oggetto è estratto incandescente dal fuoco, ne fanno una tecnica decisamente emozionante e spettacolare, che
stravolge il metodo ceramico classico. Questa tecnica è ora conosciuta in tutto il mondo. Quest’antichissima tecnica è stata riscoperta in tempi relativamente
recenti diventando una nuova spressione d’arte, un modo diverso di lavorare e di ottenere ceramiche uniche e irripetibili.

STORIA